14 agosto 2009
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Ecco una cascata di campanelle! Io le chiamo anche ARRAMPICATRICI SOCIALI...infatti nel loro arrampicarsi ci sanno fare!
Salgono su qualsiasi muro, su qualsiasi altro fiore: non temono le spine delle rose e nemmeno quelle del FICO D'INDIA.
Un fiore apparentemente così tenero e sentimentale...in realtà arriva dove altri apparemtemente molto più navigati, non arriverebbero mai!
Published by Anna
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fiori
11 agosto 2009
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Published by Anna
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fiori
3 agosto 2009
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12:27
Ecco la lantana come era a fine inverno e com'è ora. Un cespuglio bellissimo e profumato.
Published by Anna
3 agosto 2009
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IL PICCOLO MELOGRANO PROMETTE BENE
(IL FOTOGRAFO MENO)
Published by Anna
2 agosto 2009
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19:47
In estate è più difficile per me curare il giardino: fa troppo caldo! Non ho nessuna energia! E così l'erba cresce indisturbata.
Che fare? Per ora sicuramente lasciarla crescere e intanto ammirare il suo bel verde, che in questi giorni torridi è una vera consolazione!
C'è una poesia di Bertold Brecht che mi piace molto eccola:
DELL'INNAFFIARE IL GIARDINO
Oh bello innaffiare il giardino
per far coraggio al verde!
Dar acqua agli alberi assetati!
Dai più che basti e
non dimenticare i cespugli delle siepi, perfino
quelli che non dan frutto, quelli esausti
e avari. E non perdermi di vista,
in mezzo ai fiori, le male erbe, che hanno
sete anche loro. Non bagnare solo
il prato fresco o solo quello arido:
rinfresca anche la terra nuda.
Published by Anna
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giardini
1 luglio 2009
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16:10
A me sembra che il colore di queste viole sia simile al colore del mare in una luminosa giornata di giugno...
Il giardino è nuovamente pieno d'erba ma tra l'erba ci sono molti fiori.
Published by Anna
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fiori
14 giugno 2009
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08:46
Published by Anna
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fiori
2 giugno 2009
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20:43
Published by Anna
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fiori
17 maggio 2009
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12:37
No, non è nel mio piccolo giardino! Ma in questi giorni rileggo "Il giardino di Elisabeth" e c'è un passo che parla dei lillà. L'autrice del libro è Mary Annette Beauchamp, inglese, che sposa nel 1990 un conte tedesco dal nome impronunciabile e, dopo aver vissuto per cinque anni a Berlino, si trasferisce a Nassenheide in Pomerania dove trova un immenso giardino abbandonato. Mary si dedica completamente al giardino e lascia perdere tutto il resto, compresi i legami familiari e sociali che prima la intrappolavano. Anni fa avevo già letto il libro ma non mi aveva preso più di tanto e trovavo l'autrice un pò fredda e antipatica. Invece ora mi piace il suo atteggiamento così indipendente e insofferente nei confronti di una società tutta dedita a noiose apparenze. E, soprattutto, mi piace Mary-Elisabeth quando parle dei fiori e delle piante come se parlasse di persone...(in questo sento che ci assomigliamo), quando descrive la sua felicità nel trascorrere i mesi e le stagioni immersa nella pace e nello splendore del giardino.
Il suo libro ha anche un'altra caratteristica: lo leggi, e ti sembra che tutto sia appena successo, che il giardino di Elisabeth si trovi a pochi passi da casa, raggiungibilissimo.
"Il mio giardino è circondato da fiordalisi e prati, e più oltre ci sono grandi distese di brughiere sabbiose e foreste di pini, e dove cessa la foresta ricomincia la brughiera spoglia; ma le foreste sono splendide nella loro elevata vastità dal fusto rosato, molto più in alto le chiome di un tenuissimo verde-grigio, e ai piedi un tappeto di mirtilli verde brillante, e ovunque il silenzio immoto; e anche le brughiere spoglie sono splendide, perché uno può quasi indagare attraverso loro l'eternità, e camminarci sopra con il viso rivolto al sole che tramonta è come stare alla presenza stessa di Dio." (p.10)
"Poi, quando se ne andarono gli anemoni, qua e là venne fuori qualche pervinca e qualche sigillo di Salomone, e tutti i ciliegi fiorirono in un'esplosione improvvisa. E poi, prima che avessi fatto in tempo ad abituarmi alla gioia dei loro fiori contro il cielo, arrivarono i lillà, masse e masse di lillà, in macchie fitte sul prato, con altri cespugli e alberi lungo i bordi dei viali, e una fila continua e maestosa degli stessi alberi e cespugli lunga mezzo miglio subito dopo il lato ovest della casa, da lì, in avanti fin dove arriva lo sguardo, splendenti in tutta la loro gloria contro uno sfondo d'abeti....(p14 ed.Bollati Boringhieri).
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libri
5 maggio 2009
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21:00
Questo è un particolare del giardino ad aprile...ma adesso non ho il coraggio di fare nuove foto! In pochi giorni l'erba ha creato una giungla che, come tutte le giungle che si rispettino è bella ma terribile! Che fare? Sicuramente non userò diserbanti, che non rientrano nelle mie scelte. Ma un pò d'ordine ora è necessario...lo farò lavorando con tanta pazienza a togliere l'erba di troppo con le mie mani. E anche lasciandone, naturalmente: tra l'erba crescono tanti fiorellini piccoli piccoli.
Published by Anna
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giardini
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