14 giugno 2009
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Published by Anna
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fiori
2 giugno 2009
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fiori
12 aprile 2009
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Buona Pasqua a tutti!
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fiori
27 marzo 2009
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Un desiderio l'ho realizzato, come racconto nel post precedente, ma ce n'è un altro che non realizzerò mai!
Si, vorrei avere un bosco a pochi metri da casa, così vicino da poterci entrare in ogni momento e stare in mezzo agli alberi, alle foglie secche, ai fiori del sottobosco.
Mi piacerebbe sentire l'umidità della terra e osservare la luce che filtra in alto tra le foglie.
Mi piacerebbe semplicemente stare in ascolto.
I ciclamini li ho sempre associati al bosco, adoro le sfumature lilla dei loro petali, le loro foglie a forma di cuore. Mi piace il loro stare, miti e silenziosi, ai piedi dei grandi alberi. Mi piace il loro umido profumo che, appunto, sa di bosco.
Ogni fiore porta con sè una caratteristica di tipo relazionale: i ciclamini crescono in piccoli gruppetti fitti, forse hanno bisogno di rispecchiarsi, di incoraggiarsi, di tenersi semplicemente compagnia?
Published by Anna
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fiori
25 marzo 2009
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19:16
Se torno indietro con la memoria cercando di andare lontano il più possibile, mi fermo a quando ero una bambina di circa tre anni: a questo periodo è legato nitidamente il primo ricordo di un fiore: LA PERVINCA.
Giocavo molto con le pervinche, piccole stelle di un azzurro leggero, che fiorivano in grande abbondanza nel giardino dei miei nonni.
Questo sì, era un giardino speciale! Per descriverlo bene ci vorrebbe un vero scrittore , perchè io non mi sento davvero all'altezza di questo compito, so che sminuirò la realtà...
Al giardino si scendeva, perchè era posto più in basso della casa, passando per stradine di pietre e terra umida e si attraversavano angoli fioriti: nella zolla di terra che segnalava l'ultimo tratto in discesa, crescevano giacinti bianchi: piccoli , timidissimi e profumatissimi.
Il giardino era in realtà un aranceto, ben custodito da muri di pietra, siepi e canneti. Al fruscio delle foglie si accompagnava sempre il rumore del ruscello che scorreva di lato, ben riparato, e che nessuno di noi poteva vedere. Vento foglie e il suono vivo dell'acqua. Ai piedi degli aranci tante erbe selvatiche con i loro fiori così piccoli e tenaci.
In fondo al giardino un cespuglio di ortensie antiche: mia nonna era molto più piccola del cespuglio.
Nella parete più umida e fresca, dietro la quale scorreva il ruscello, crescevano le pervinche: una parete bellissima, di un verde lucido, di steli eleganti, di fiori perfetti nella loro nitidezza e però talmente umili da cercare in ogni modo di non farsi notare e di tenere nascosta la loro bellezza. Mi piaceva coglierli, toccare i petali delicati, osservare la loro forma, percepire il fresco che emanavano e il leggerissimo profumo.
A distanza di tanti anni desideravo averli nella mia casa, quindi tre anni fa ho piantato poche talee scegliendo, anche nel piccolo spazio del mio giardino, l'angolo più fresco. Le talee hanno attecchito bene ma crescevano molto lentamente: poi quest'anno, in un giorno di febbraio, ho scoperto che le pervinche si erano svegliate, scomparsa la timidezza hanno continuato a diffondersi con ritmica sicurezza riempendo l'angolo e aumentando di giorno in giorno . Che dire? Sicuramente un desiderio realizzato!
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fiori
24 marzo 2009
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07:49
Oltre al rosmarino, i primi fiori che hanno avuto la buona idea di sbocciare quando in giardino non c'era proprio nulla, sono state le margherite. Cespugli rotondi carichi di fiori bianchi e lilla, uno dei quali si trova vicinissimo alla porta della cucina per cui è la prima cosa bella che vedo al mattino.Come il rosmarino, anche queste sono piante rustiche e autonome, indipendenti dalle mie cure , si sono organizzate i propri spazi e la loro libertà.
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