Oggi sono tornata a visitare un luogo nel quale anni fa andavo spesso e che desideravo rivedere. Questo blog è dedicato ad un piccolo giardino, ma anche a tutti i giardini, e quello che ho ritrovato oggi è in fondo un immenso giardino naturale, un habitat ancora libero e selvaggio che sembra vivere in una sua dimensione senza tempo. Desideravo rivedere le querce piegate, ma non spezzate, dal vento, respirare il profumo dolce dell'erba e dei fiori, percorrere i sentieri che si addentrano verso uno strano, profondo silenzio. Ho ritrovato tutto come prima...come era tanti anni fa, come era in un tempo lontanissimo...gli antichi abitanti di allora mi osservavano attraverso le fessure dei possenti muri di pietra delle loro abitazioni.
E' un luogo che si raggiunge facilmente, eppure è lontano da tutto, soprattutto lontano dal chiasso e dalla confusione che spesso circondano le nostre giornate. Questa preziosa lontananza è dovuta credo all'altezza: infatti le distese di querce, di cespugli fioriti di cisto, di prati violetti dove corrono i cavalli...questa grande distesa si trova a più di cinquecento metri di altezza dal livello del mare. Si cammina osservando dall'alto i piccoli paesi tra le colline, manciate di tetti arancioni sui prati verdi...E' una lontananza che , piuttosto che far sentire soli, rigenera profondamente.
Le mie foto scattate col cellulare sono poco nitide, spero comunque riescano a comunicare qualcosa di quel silenzio antico, di quell'atmosfera rarefatta, di quella calma libertà che cammina sui sentieri di pietra...