30 marzo 2014
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20:42
Quando ho letto questo libro per ragazzini, pochi anni fa, ho veramente invidiato il protagonista, un ragazzo di 15 anni che lascia il suo sovraffollato appartamento, saluta tutti e d'accordo con i genitori se ne va a vivere da solo nei boschi. Una storia che negli States è un classico mi pare a partire dagli anni '50. Tom va a vivere dentro il tronco di un albero cavo e vive varie semplici avventure, la cosa migliore del libro è però proprio la sua allegra solitudine in mezzo agli alberi.
Il libro è spumeggiante, piacevolissimo da leggere ad ogni età e con un bel finale. Io l'ho prestato e perso, lo ricomprerò per rileggerlo.
Sono stata da poco in un bosco ma...devo essere sincera, la passeggiata non mi è bastata. Io avrei voluto restare, trasferirmi per un pò tra quegli alberi, poter avere tutto il tempo di osservarli da vicino, sentire l'odore del muschio, vedere spuntare ogni mattina i fiori del sottobosco. Stare li.
Comunque, pazienza, per ora mi accontenterò di rileggere la storia di Tom.
Io sto nei boschi, George J. Craighead (Autore), S. Marcolini (Traduttore) Giunti Junior
Published by Anna
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bosco
5 maggio 2011
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18:05
Credo che tutti noi possediamo dei luoghi paralleli che possiamo raggiungere solo attraverso la nostra mente ma che, come spiega bene Hoftstadter in "Anelli nell'io", grazie alla condivisione di esperienze-emozioni-percezioni che avviene tra le persone, (anche attraverso il canale della letteratura oltre che grazie agli...incontri ravvicinati) possono essere vissute come vere, reali. Mi scuso per avere sintetizzato in modo semplicistico un argomento così profondo e affascinante, ma non sono una specialista e tutto questo discorso in realtà mi serve per dire che non ho mai vissuto in una casa nel bosco e non la possiedo materialmente, ma ugualmente ogni tanto la posso raggiungere.
E' bello stare nella casa nel bosco, si può uscire e stare in mezzo agli alberi quanto si vuole!
Si possono incontrare i cervi...
Possiamo stare ore ad osservare i giochi di luce tra le foglie.
"Attraverso i nostri sensi e, poi, i nostri simbol ipossiamo interiorizzare fenomeni esterni di vario tipo." (p.297)
"Universalità rappresentazionale significa anche che possiamo importare idee e avvenimenti senza bisogno di esserne testimoni diretti." (p.298)
Published by Anna
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bosco
22 aprile 2009
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20:19
Come ho già avuto occasione di dire, il mio desiderio sarebbe abitare a pochi passi da un bosco, un luogo di cui sento costantemente la mancanza. Tra i suoi tanti aspetti, amo particolarmente il sottobosco: quella vita nascosta ai piedi degli alberi, fatta di terra umida, di pezzetti di corteccia, di ramoscelli, di piccoli fiori nascosti.....Nel sottobosco succedono tante cose, ma poco visibili e quindi misteriose.
E' possibile sedersi ai piedi di un albero e aspettare...stare in silenzio e senza fretta. Perché, si, ai piedi dell'albero qualcosa accadrà!
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