"Siedo in un soggiorno-cucina rivestito in pitch-pine, e una lontra dorme a pancia all'aria tra i cuscini del divano, le zampe anteriori protese in alto, con quell'espressione di intensa concentrazione che hanno i neonati quando dormono. sulla lastra di pietra sotto la mensola del camino sono incise le parole Non fatuum huc persecutus ignem - "Non inseguii fin qui un fuoco fatuo". Oltre la porta c'è il mare, le cui onde si rompono sulla spiaggia, distanti non più di un tiro di sasso, e tutt'intorno montagne sospese nella nebbia."
Mi farebbe veramente piacere se qualcuno dei visitatori qui di passaggio avesse riconosciuto quest'incipit...le montagne sospese nella nebbia racchiudono quel suggestivo anello di acque lucenti che Gavin ha lasciato per sempre tra queste pagine:
Siamo in tanti ad averlo letto e sentire una grande nostalgia di Camusfearna, la casa nella quale Gavin abitava assieme al suo cane Jonnie e alla sua lontra Edal.
Giornate vissute immerso nei colori e nei suoni di quel magico anello: le onde, la cascata, il torrente, la spiaggia piena di conchiglie, i prati coperti di ciuffi di primule.
I mobili di Camusfearna erano fatti con le cassette di pesce lasciate dal mare sulla spiaggia nei giorni di burrasca.
Ma tutto finisce, e con molto dispiacere qualche tempo fa ho saputo che un incendio ha distrutto Camusfearna.
Eppure, l'anello di acque lucenti esiste ancora e, per chi se n'è andato è...... solo questione di tempo: tutto ritorna.